In "Natività di un sospetto", Bruna Pandolfo dà la parola ai suoi personaggi e ci permette così di conoscerne segreti e preoccupazioni, affrontando con grande sensibilità tanti aspetti delle relazioni umane e dando voce al diverso punto di vista di ciascuno dei soggetti coinvolti.
Oggi ci concentriamo su uno di questi temi, l'infedeltà di coppia, e lo facciamo attraverso le parole del romanzo.
"Natività di un sospetto", il nostro ultimo romanzo
A settembre 2020 abbiamo pubblicato il nostro ultimo romanzo,
"Natività di un sospetto".
Il punto di vista di Stefano
Stefano, professore universitario di storia dell'arte, e la moglie sono sposati da anni, ma vivono ormai da estranei nella loro casa: un forte dolore li ha divisi.
Come spesso succede, la mancanza di comunicazione nella coppia ha portato uno dei due, in questo caso Stefano, a cercare conforto tra le braccia di un’altra persona.
Quando la morte di Amedeo sconvolge le loro vite, Stefano è sorpreso dalle improvvise attenzioni della moglie.
"Mi sale addosso perché vuole che finisca presto, lo so, perché non sento il suo calore, ma solo compassione. Il dolore si mischia presto a un leggero piacere. Il rapporto è veloce e, sulle labbra schiuse in una smorfia di appagamento, sussurro il suo nome: «Roberta»."
Il punto di vista della moglie
Sua moglie sa tutto. Lo ha sempre saputo ma,
piuttosto che affrontare il problema,
ha preferito approfittare dell’assenza del marito per chiudersi in se stessa, in un mondo tutto suo, ovattato rispetto alla realtà.
"Siamo stati lontani quasi due anni, senza sfiorarci, senza baciarci, senza confidarci, senza quella complicità degli amanti e degli amici che eravamo stati fino ad allora. Non nego che ci abbia provato in tutti i modi, ma ero un muro di gomma sul quale i suoi tentativi rimbalzavano piombandogli addosso."
Nel momento in cui cerca di ricucire il rapporto,
ciò che più la spaventa è l’alchimia, quell’intesa mentale che Stefano aveva trovato nella sua amante, giovane, intelligente e come lui grande appassionata di storia dell’arte.
Rispetto a un rapporto puramente fisico, la vicinanza emotiva e la stima per l’altra persona implicano un alto livello di coinvolgimento e, soprattutto, di affetto.
Il punto di vista dell'amante
Una relazione, dunque, che ha significato molto, soprattutto per la giovane, che vive adesso una situazione di impasse, di apatia nei confronti di tutto. Quella storia è stata amore per lei, un amore che le ha lasciato un segno profondo e che è stato troncato brutalmente, lasciandola allo sbando.
«Ci siamo amati, o almeno io l’ho fatto intensamente. Ma credo che anche lui abbia provato dei sentimenti. Secondo Claudia, sono stata solo una distrazione da una vita coniugale frustrante e ipocrita. A me piace pensare che ci sia stato qualcosa di più profondo tra noi due."
La misteriosa morte di Amedeo
Proprio quando la ragazza sta provando a riprendere in mano la sua vita, ecco che Stefano la ricontatta. È a lei infatti che
chiede aiuto per cercare di risolvere il caso e decifrare quel misterioso messaggio che Amedeo gli ha lasciato...
Come fare a convincerla a collaborare? Stefano ci prova con queste parole:
«Dammi solo una buona ragione affinché io ti aiuti e rischi, forse, anche la vita infilandomi in questa storia».
«Per quello che c’è stato tra noi, che è stato vero e profondo per entrambi; per la sete di giustizia e verità che ci ha sempre accomunati; perché questa vicenda ti ha incuriosita talmente tanto da voler trovare il bandolo della matassa».