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Castello Ursino a Catania

9788889224557
€14,00
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Collezioni per un museo

Una storia complessa quella delle raccolte d’arte conservate oggi al Castello Ursino di Catania. Una storia che ha inizio ufficialmente nel secondo Ottocento, con la fondazione del museo civico nel 1874, ma ha origini più remote, fin dentro le vicende di costituzione delle più antiche e prestigiose collezioni della città. A un primo nucleo costituito dall’antiquarium comunale si aggiungeva il cospicuo lascito di dipinti della collezione Finocchiaro, donata alla città nel 1826. Ben due musei settecenteschi dovevano poi entrare a far parte delle raccolte civiche: il museo dei padri benedettini del monastero di San Nicolò l’Arena, divenuto di proprietà comunale a seguito delle leggi di soppressione dell’asse ecclesiastico, e quello di antichità e storia naturale inaugurato dal principe Ignazio Paternò Castello di Biscari nel 1758 e donato dagli eredi fra il 1927 e il 1930. Ad accrescere le collezioni giungevano, soprattutto nel corso del Novecento, le numerosissime donazioni di privati che contribuivano alla formazione di una ricca pinacoteca di pittori dell’Ottocento, in larga parte siciliani, e catanesi specialmente, che costituiscono oggi l’altro volto del museo. Barbara Mancuso ripercorre la storia dell’istituzione museale, dalla formazione delle raccolte agli ultimi ordinamenti delle collezioni, soffermandosi sui più significativi nuclei collezionistici riletti attraverso numerose testimonianze inedite: guide, diari di viaggio, antichi inventari e accurate descrizioni d’epoca. Opere e vicende di costituzione delle raccolte sono così riproposte alla luce dei gusti e degli interessi dei singoli collezionisti, dal priore benedettino Vito Maria Amico e Statella al principe di Biscari, al presidente della Corte di giustizia di Palermo Giovan Battista Finocchiaro.

Autore: Barbara Mancuso

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